I dott.Kwang-il Kwon e Hye Gwang Jeong medici ricercatori presso la Chungnam National University della Corea, hanno esaminato gli effetti sul corpo umano di quello che in gergo viene chiamato alcool ossigenato. L’alcool ossigenato ha lo stesso aspetto spumeggiante delle birre, in questo caso però il principio non è l’aggiunta di anidride carbonica bensì di ossigeno biatomico. Per testare le prestazioni sanitarie di ossigenazione, i ricercatori hanno dato somministrato ad alcuni volontari il 19,5% di alcool “classico” e il 19,5% di alcool ossigenato in dose di circa 240-360ml di bevanda. Dal test è emerso che i bevitori di alcool ossigenato manifestavano la sobrietà 20-30 minuti più velocemente. Lo studio ha anche riscontrato che chi beve liquori ossigenati, ha una minore incidenza di postumi di una sbornia di quelle che consumano alcol standard. I risultati indicano che l’ossigenazione minimizza alcuni degli effetti negativi dell’alcol sul corpo, questo grazie agli enzimi epatici, che con maggiore ossigeno riescono a operare in modo migliore. Da quanto dichiarato dai ricercatori, tali bevande “ossigenate”, possono mantenere una elevata concentrazione di ossigeno disciolto per 10-20 giorni prima che il tappo venga rimosso, e per 70 minuti dopo aver tolto il tappo (a temperatura ambiente). Tra i principali produttori di liquore ossigenato in Corea del Sud vi è l’azienda Sunyang Co. Fonte e approfondimenti
Alcool ossigenato garantisce prima la sobrietà
10/03/20100
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